presentazione dei nuovi supporti alla visita per i visitatori con disabilità visiva, uditiva e disturbi di apprendimento.
Il 18 maggio 2017 alle ore 16.00 sarà presentato il progetto L’Abbazia per tutti, realizzato allo CSAC di Parma grazie al finanziamento ottenuto nell’ambito del Bando di concorso nazionale “Progetti didattici nei musei, nei siti di interesse archeologico, storico e culturale o nelle istituzioni culturali e scientifiche”, indetto dal Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca. Obiettivo principale è quello di agevolare la visitabilità dell’archivio–museo e migliorare la sua accessibilità.
Il progetto Abbazia per tutti prevede la collaborazione tra l’Università di Parma, il centro Le Eli-Che (Servizio per studenti e studentesse disabili e fasce deboli dell’Università di Parma), l’Archivio-Museo CSAC, i Servizi Museali e Didattici, e mira a realizzare una serie di testi informativi e di supporti per la fruizione dell’Archivio-Museo con attenzione specifica ai bisogni di apprendimento degli studenti e delle persone con disabilità visiva, uditiva, con DSA e disturbi specifici di apprendimento.
Realizzato con il supporto del Liceo delle Scienze Umane Albertina Sanvitale di Parma, si avvale della ventennale esperienza del servizio Le Eli-Che (Servizio per studenti e studentesse disabili e fasce deboli dell’Università di Parma), il progetto è composto da 8 professionisti, fra cui due naturaliste, una Interprete LIS, informatici, una équipe di 3 professioniste specializzate in DSA, un Maestro di musica con dizione educata alla registrazione; 17 Docenti di riferimento di ogni singolo dipartimento, i Tutorpari degli studenti con disabilità e DSA; stagisti e tirocinanti con disabilità, la rete delle Associazioni per specifico handicap (circa 40), la rete con tutte le Istituzioni con cui il Servizio ha delle Convenzioni finalizzate anche al superamento del disagio psichico e sensoriale. Collaborazione esterna di Pittori, Architetti, Medici, Psicoterapeuti, Formatori.
Il progetto si è sviluppato su due livelli: l’allestimento e la realizzazione di una serie di strumenti adeguati alla comunicazione della storia e della natura del CSAC e delle sue collezioni rivolti a uno specifico segmento di pubblico con disabilità; la progettazione e la realizzazione di un’opera da parte di un’artista, che entrerà poi a fare parte delle collezioni dello CSAC.
Sul primo fronte sono state realizzate varie tipologie di prodotti che saranno fruite in mostra grazie al contestuale acquisto di strumenti tecnologici (tablet, auricolari ecc.):
- per le persone cieche e ipovedenti: brochure in Braille sull’Archivio-Museo; cartoline tattili di alcune delle più rappresentative opere conservate; 10 tavole tattili, compresi alcuni alberi, disponibili per la fruizione in museo con ulteriori opere e manufatti; una mappa tattile del complesso dell’abbazia 60x80cm; un’audio-guida fruibile grazie a dispositivi in sede e online; una postazione informatica Maestro.3 fornita dal service UniLeo 4 Light del Leo Club Italia per disabili della vista;
- per le persone sorde o con disabilità uditiva: video guida con interprete L.I.S. (Lingua Italiana dei Segni) e sottotitoli fruibile in sede e online;
- per persone con DSA: mappe concettuali sull’Archivio – Museo fruibili in sede e online;
La seconda parte del progetto ha visto la realizzazione di un’opera multimediale appositamente realizzata da Eva Marisaldi, artista bolognese di fama internazionale da sempre impegnata nell’indagine sulle differenti modalità di percezione della realtà.
L’opera, intitolata Jukebox, è costituita da una traccia audio video che si sofferma sull’analisi del concetto di linguaggio e comunicazione. Essa sarà fruibile con due modalità: abitualmente su tablet con auricolari e in occasione dell’inaugurazione in modalità espositiva tradizionale con proiezione HD su uno schermo e sedute costituite da 6 cuscini realizzati dall’artista. Essa contribuisce alla valorizzazione delle collezioni in relazione al più recente dibattito storico critico, e al tempo stesso rappresenta uno strumento, un mezzo per interrogarsi sul significato del concetto di comunicazione.
In aggiunta alla produzione di questi prodotti, il Museo-Archivio CSAC ha avviato un percorso di formazione degli operatori coinvolti dei Servizi Museali all’utilizzo dei nuovi supporti e la realizzazione di percorsi di visita specifici per le fasce deboli con l’obiettivo di inserire il loro utilizzo nelle attività didattiche proposte per scuole e libera utenza anche con specifici percorsi rivolti alla sensibilizzazione sulle differenze.
Tutto il progetto vede il coinvolgimento di persone con disabilità grazie a Le Eli-Che (Servizio per studenti e studentesse disabili e fasce deboli dell’Università di Parma).