Martedì 12 giugno, alle ore 17.30, presso la sala polivalente dello CSAC. Centro Studi e Archivio della Comunicazione dell’Università di Parma verranno presentati gli esiti del progetto #GrandTourists. Immersioni nelle collezioni, accumulazioni e ossessioni dei musei e degli archivi di Parma: un volume bilingue (italiano / inglese) edito da MUP Editore che contiene i contributi dei responsabili delle istituzioni coinvolte e i saggi dei residenti, e il video #GrandTourists per la regia di Giacomo Volpi che verrà proiettato per l’occasione.
#GrandTourists è un programma di residenze finanziato nell’ambito del bando di Fondazione Cariparma Reti d’Arte (2016), proposto dal Sistema Museale di Ateneo dell’Università di Parma con CSAC, insieme a una rete di partner costituita da Archivio di Stato di Parma, Fondazione Museo Ettore Guatelli e Fondazione Museo Glauco Lombardi; l’iniziativa ha il sostegno di Fondazione Cariparma.
Alla presentazione interverranno, in rappresentanza delle istituzioni e dell’editore MUP, Paolo Andrei, magnifico rettore dell’Università di Parma, Giovanni Fracasso, consigliere della Fondazione Cariparma e Marzio Dall’Acqua, presidente di MUP – Monte Università Parma Editore.
I risultati del progetto verranno illustrati da Francesca Zanella, Presidente di CSAC e da Marina Gorreri, Responsabile dell’organizzazione dei Musei di Ateneo.
L’incontro vedrà anche la partecipazione eccezionale dei #GrandTourists Elisabetta Terragni(architetto e Associate Professor alla City University of New York) e Kurt Forster (storico dell’architettura e docente a Yale) che sono stati tra gli illustri protagonisti delle quattro residenzesvoltesi tra marzo e agosto 2017, insieme a Michele Lanzinger (direttore MUSE – Museo delle Scienze di Trento), Luca Vitone (artista visivo) e Martino Stierli (The Philip Johnson Chief Curator of Architecture and Design – MoMA The Museum of Modern Art di New York).
Il titolo #GrandTourists allude direttamente all’apporto di valore aggiunto dato dallo sguardo esterno e qualificato di “turisti” viaggiatori e si riferisce in modo evocativo a quella cultura di viaggio maturata nel XVIII secolo e oggi profondamente trasformata in un’ottica nuova e contemporanea. Le residenze programmate di alcuni selezioni “turisti” hanno avuto un duplice obiettivo: produrre, da un lato, nuove forme espositive, interventi e contenuti, rendendo così accessibili materiali non sempre facilmente visibili, e portando una luce differente su storie e collezioni attraverso innovative pratiche di storytelling e di allestimento; aggiungere, dall’altro, nuovi significati a forme espositive ormai consolidate e agli oggetti presenti nelle collezioni, attraverso seminari, workshop e incontri pubblici che aprano nuove prospettive di ricerca a livello internazionale.
Ingresso libero