CSAC – Centro Studi e Archivio della Comunicazione
Università di Parma
in occasione di
Parma Capitale Italiana della Cultura 2020+21
La mostra Design! Oggetti, processi, esperienze, esposizione è prodotta da CSAC – Centro Studi e Archivio della Comunicazione dell’Università di Parma con il sostegno del Comune di Parma e della Regione Emilia-Romagna, nell’ambito di Parma Capitale Italiana della Cultura 2020+21 e in collaborazione con GIA – Gruppo Imprese Artigiane Parma. L’evento espositivo è allestito contemporaneamente in due sedi, l’Abbazia di Valserena (fino al 29 agosto) e Palazzo Pigorini (fino al 25 luglio) a Parma.
La prima sezione, allestita all’interno dell’Abbazia di Valserena, sede dell’Archivio-Museo CSAC, prevede disegni, prototipi e oggetti di noti designer italiani quali Archizoom Associati, Mario Bellini, Cini Boeri, Achille e Piergiacomo Castiglioni, Enzo Mari, Alessandro Mendini, Roberto Menghi, Bruno Munari, Alberto Rosselli, Roberto Sambonet, Ettore Sottsass jr. Questa sezione include anche il video prodotto dallo Studio di Monte Olimpino sui fratelli Castiglioni, i video prodotti negli anni Ottanta da Metamorphosy e Magazzini Criminali in collaborazione con Alessandro Mendini e il film di Muse Factory of Projects curato da Francesca Molteni, che propone un’ulteriore lettura sulla lezione dei designer italiani e sul potere dell’archivio.
La seconda sezione a Palazzo Pigorini, intitolata Corpi e processi, co-curata da Valentina Rossi, presenta gli esiti della prima fase del progetto Storie di fili, condotto dallo CSAC in partenariato con il Sistema Museale dell’Università di Parma, Cooperativa Eidè, Fondazione Museo Glauco Lombardi e con il contributo della Fondazione Cariparma. Tre nuovi abiti scultura dell’artista Sissi, ideati attraverso un processo di confronto con il patrimonio dello CSAC (in particolare con i figurini di Cinzia Ruggeri, Krizia e Brunetta, presenti in mostra) e realizzati con le aziende del territorio Equipage Srl, Maglificio Nuova Ester e Parmamoda Srl, dialogheranno con i costumi realizzati dalla Sartoria Farani, anch’essi conservati allo CSAC, dando origine a una riflessione sul corpo, sull’abito e sul suo processo creativo e sartoriale.