Giovedì 8 giugno alle ore 17.30 si terrà allo CSAC la conferenza di Giovanni Matteucci Indossare e consumare bellezza: per un’estetica della moda, introdotta da Rita Messori, docente di estetica presso l’ateneo parmense. Questo appuntamento aprirà le CSAC lectures organizzate in occasione della mostra Objets trouvés. Archivi per un grande magazzino, tra moda, arte, progetto e fotografia.
Tra le sfide portate dal Novecento sia all’estetica come disciplina filosofica sia al senso comune estetico vi è la rideterminazione dell’idea di bellezza: non più vetta arrivabile solo dai grandi capolavori dell’arte, ma realtà diffusa e polverizzata, intrecciata con pratiche di consumo e fortemente correlata agli interessi comunicativi immediati delle persone. La moda, sotto questo profilo, ha agito da potente fattore di cambiamento. È dunque opportuno, anzi urgente, nel nuovo secolo fare un primo bilancio di questa trasformazione.
Nel corso dell’incontro Giovanni Matteucci cercherà di illustrare cosa la moda può insegnare all’estetica con la sua elaborazione di un bello concepito in funzione della sua adiacenza al corpo e della sua possibilità di incontrare l’effimero nel consumo. Motivo sottostante sarà il rovesciamento dei rapporti tra arte e moda: se a lungo si è dibattuto in che misura la moda possa essere elevata al rango dell’arte, ora la quotidianità sembra suggerire che è piuttosto l’arte a inseguire la moda proprio per valorizzare la propria dimensione estetica.
Giovanni Matteucci è professore ordinario all’Università di Bologna dal 2014, svolge ricerche prevalentemente nell’ambito dell’estetica contemporanea tedesca e anglo-americana. I suoi studi riguardano il nesso tra prassi percettiva, processi formativi e pratiche espressive secondo una concezione antropologica dell’estetico. Attualmente la sua ricerca riguarda fenomeni di esteticità diffusa e la determinazione dell’estetico in quanto campo relazionale.