Oltre quindici milioni di italiani legge fotoromanzi e fumetti nel 1970, ecco perché un gruppo di studenti e di laureati dell’Istituto di Storia dell’Arte dell’Università di Parma ha organizzato una mostra critica inerente a questi media, tentando di cogliere i modelli di civiltà, gli schemi di comportamento che vengono proposti ai lettori da questi messaggi all’apparenza disimpegnata e nella sostanza fortemente ideologizzata e condizionanate . Il fotoromanzo vive in una metasfera nella quale dovunque l’azione…
Continua a leggere »
Dopo il napoletano Del Pezzo, l’Istituto di Storia dell’Arte dell’Università degli Studi di Parma rivolge l’attenzione ad un artista parmigiano: Remo Gaibazzi, che ha dato un originale contributo alla formazione di un nuovo linguaggio figurativo capace di opporsi a quello eterodiretto e dilagante dei mass media, utilizzandone gli stessi strumenti linguistici ma in senso antagonista.< Gaibazzi ha rifiutato di conferire un carattere storico e antologico alla sua esposizione, non ha voluto offrire ciò che il…
Continua a leggere »
L’Istituto di Storia dell’Arte dell’Università degli Studi di Parma organizza dal mese di aprile del 1970 una grande rassegna storica dell’opera di Lucio del Pezzo. La sua esperienza muove da una ricerca iniziale nell’ambito informel, largamente documentata alla mostra, per evolvere poi verso un atteggiamento complesso e critico che da un lato evoca il movimento Dada e dall’altro riprende i motivi di un’iconografia più familiare. Uno degli aspetti che la mostra mette in rilievo è…
Continua a leggere »
“La Tigre di Carta” è una mostra perfettamente inserita nel contesto socio-culturale promosso dall’Istituto di Storia dell’Arte dell’Università degli Studi di Parma: per la prima volta sono degli studenti (del corso di arti visive sul mondo contemporaneo dell’Università di Parma, dell’anno accademico 1968-1969) ad organizzarla ed allestirla, sorvegliati ma mai intralciati dagli insegnanti. Essa pone in evidenza la fragilità dei castelli di carta che ci hanno costruito addosso ed invita alla riflessione, è incentrata sulla…
Continua a leggere »
Al Salone delle Scuderie, nel febbraio del 1969, è inaugurata una vasta antologica di Mario Ceroli. La rassegna consacra ufficialmente l’arte di uno dei nostri più validi giovani scultori (31 anni) e ripropose, seppur indirettamente, alcuni problemi della scultura contemporanea, ovvero quello di un nuovo spazio per l’uomo. Il fascino delle opere di Ceroli sta nella freschezza dell’invenzione e del materiale con cui sono fatte, che mette subito a proprio agio il pubblico, invitandolo a…
Continua a leggere »
Durante l’estate del 1968, l’Istituto di Storia dell’Arte dell’Università degli Studi di Parma è impegnato in una vasta esposizione antologica di Edmondo Dobrzanski, che annovera oltre 80 pezzi tra tele e disegni, articolata nel Salone Farnese. L’artista non cerca uno stile costituito come traguardo di un’aspirazione estetica ma si esprime ed opera nell’arte per sentire la vita più profondamente. Quella delle opere austere dell’artista svizzero è una pittura materica, dalla quale emerge la tensione controllata…
Continua a leggere »
Nella primavera del 1968, l’Istituto di Storia dell’Arte dell’Università degli Studi di Parma organizza una grande mostra antologica di 180 opere di pittura e 30 di grafica del giovane Concetto Pozzati. Alla base delle opere di Pozzati emerge un’ironia contestatoria nei confronti della civiltà del nostro tempo, condizionatrice dell’uomo nella sua vocazione e destino. Diventiamo segnali, siamo già segnali: l’artista trentatreenne accoglie da direzioni diverse i suggerimenti più bizzarri della cultura e vita…
Continua a leggere »